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mercoledì 1 agosto 2012

Hang the DJ!

... avrei voluto fare come ognuno di loro: saltare, ballare, percuotere, schernire, fumare,ma io non ero di quelli. Ragazzo a tratti impacciato, compagno di scuola ideale e timido amico che se ne stava a rimuginare pensieri, in disparte, chiedendosi come sarebbe stata la fine del mondo. Molte volte mi capito' di volermi confrontare sull'amore, ma non trovai musica che mi potesse allietare. Il benedetto DJ di turno il sabato sera, scandiva le sue parole d'amore, ma io non ebbi mai chiaro cosa significassero. Curiosai fra la pista da ballo in cerca dell'amore, ma vidi solo gambe, bacini e carni che sbattevano le une contro le altre, come il martello che batte sull'incudine. Uscii da quella fucina quando dal nulla si levo' un grido che a tutti, tranne che a me, pareva essere chiaro : "voglio le mani!" grido' il benedetto DJ. Ed ecco le mani della gente levarsi al suo cospetto, mentre il suo santo sudore benediva i fortunati seguaci accalorati sotto di lui: era uno di quelli famosi! Hang the blessed DJ! Impiccatelo, perché la musica che continuamente suona non parla di me e della mia vita! Impiccatelo perché la musica e' poesia su melodia, e lui non sa' nemmeno scrivere! Impiccatelo perché quello che esprime per me non ha senso!

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